Lunedì 1° dicembre alle 21.15 al Cinema Edison Parma
, in occasione della proiezione in prima visione del film «Lei disse
sì», la regista Maria Pecchioli e Nicoletta Paci, Vicesindaco di Parma
con delega alle pari opportunità, dialogheranno sul tema dei diritti
delle copie omosessuali. L’incontro è organizzato grazie alla
collaborazione della Fice Emilia Romagna.
giovedì 27 novembre 2014
Lunedì 1 dicembre l'associazione L'Ottavo Colore presenterà il suo ultimo video realizzato insieme al gruppo giovani Uno come noi, noi come tutti
"Intervista allo specchio"!!!!Da non perdere!!!
"Intervista allo specchio"!!!!Da non perdere!!!
LEI DISSE Sì è un documentario di MARIA PECCHIOLI
Nata a Firenze nel 1977, ha conseguito il master di secondo Livello in Visual
Art and Curatorial Studies a NABA, Milano dove ha insegnato Video Arte fino al 2012. Artista multidisciplinare promuove e collabora in progetti di auto produzione nel campo del filmmaking, delle arti visive e social practice (Lei disse si, Fosca, Radical Intenion).
Nata a Firenze nel 1977, ha conseguito il master di secondo Livello in Visual
Art and Curatorial Studies a NABA, Milano dove ha insegnato Video Arte fino al 2012. Artista multidisciplinare promuove e collabora in progetti di auto produzione nel campo del filmmaking, delle arti visive e social practice (Lei disse si, Fosca, Radical Intenion).
LUNEDì 1 DICEMBRE il documentario "Lei disse sì"
“Lei disse
si” è una storia d’amore fatta di musica, di rifiuto e abbandono, di
accoglienza e condivisione, di imprevisti, speranze, amici e parenti,
testimoni allegri di un sogno che si avvera. E’ il racconto di due donne
che si amano. “Lei disse si” è un frammento di Italia, di boschi e
laghi svedesi ed è una festa dove il menù di nozze è a base di diritti
civili.
UN SALUTO AL PUBBLICO DI LUNEDì da parte di GIANNI TORRES per la proiezione di UNIQUE
Oltre ai miei formali saluti per tutti voi, vorrei utilizzare questo
spazio per dire due cose: occorre intensificare le azioni per una
definitiva sensibilizzazione per la drammatica condizione in cui vive la
presona trans oggi.
L'Argentina, che vanta la metà della popolazione di origine italiana, ha perfino deciso di risarcire economicamente (550 euro menisili) la persona trans per eventuali discriminazioni subite, mentre qui in Italia, oltre ai drammatici ritardi legislativi, l'avvocatessa Alessandra Gracis sta portando avanti un'azione legale collettiva per lesioni gravi nei confronti di chirurghi plastici autori di pessimi interventi di riassegnazione. Abbiamo ospedali che fanno 2 interventi l'anno, non avendo, quindi, la pratica e l'esperienza necessarie!
Il mio film ha avuto proprio l'intento di raccontare la questione transgenderismo come una faccenda normale, se vista con occhi globali, sperando quindi che tutti possano comprendere quanto si è in ritardo rispetto al mondo civilizzato. Tutti vedrete come dalla Thailandia a Cuba, da Londra alla Spagna, il mondo è cambiato. Attenzione, non "il mondo sta cambiando", ma è cambiato. Affermare questa certezza vuol dire rompere lo status paludoso di attesa e di rinvio legislativo. Se nel mondo tutto è cambiato, chi non si adegua al cambiamento è fuori da quella crescita sociale che rende gli esseri umani uguali di fronte alla legge, alla sanità, al lavoro. Se c'è disuguaglianza, c'è arretratezza, ingiustizia, quindi la lotta per affermare i propri diritti va intensificata e vinta.
Grazie a tutti.
Gianni Torres
L'Argentina, che vanta la metà della popolazione di origine italiana, ha perfino deciso di risarcire economicamente (550 euro menisili) la persona trans per eventuali discriminazioni subite, mentre qui in Italia, oltre ai drammatici ritardi legislativi, l'avvocatessa Alessandra Gracis sta portando avanti un'azione legale collettiva per lesioni gravi nei confronti di chirurghi plastici autori di pessimi interventi di riassegnazione. Abbiamo ospedali che fanno 2 interventi l'anno, non avendo, quindi, la pratica e l'esperienza necessarie!
Il mio film ha avuto proprio l'intento di raccontare la questione transgenderismo come una faccenda normale, se vista con occhi globali, sperando quindi che tutti possano comprendere quanto si è in ritardo rispetto al mondo civilizzato. Tutti vedrete come dalla Thailandia a Cuba, da Londra alla Spagna, il mondo è cambiato. Attenzione, non "il mondo sta cambiando", ma è cambiato. Affermare questa certezza vuol dire rompere lo status paludoso di attesa e di rinvio legislativo. Se nel mondo tutto è cambiato, chi non si adegua al cambiamento è fuori da quella crescita sociale che rende gli esseri umani uguali di fronte alla legge, alla sanità, al lavoro. Se c'è disuguaglianza, c'è arretratezza, ingiustizia, quindi la lotta per affermare i propri diritti va intensificata e vinta.
Grazie a tutti.
Gianni Torres
mercoledì 19 novembre 2014
UNIQUE è un documentario del regista Gianni Torres.
Gianni
Torres, pugliese, nato nel 1967, ha iniziato la sua attività
professionale in radio, come speaker e autore in Radio Canale 94 di
Brindisi.
Nel corso del tempo si è poi occupato da freelance di pubblicità (art e copywriter).
Ha lavorato per la TV collaborando con Rai e Mediaset da Esperto Artistico.
Ha diretto e fondato Dilectus, primo mensile di Appuntamenti con lo Spettacolo diffuso in tutta la Puglia. Si è occupato di grandi eventi dirigendoli ed ideandoli. Tutti sono stati costantemente seguiti dai media. Viene spesso ospitato, da regista, autore ed ideatore di eventi, in molte trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali ed internazionali: Rai, Mediaset, TV Globo (Brasile), TV Cultura (Brasile), WDR Funkhaus Europa (Germania), etc.
Ha iniziato l'attività di scrittura cinematografica scrivendo la sua prima sceneggiatura e vincendo il Premio Speciale Alberto Moravia per la Sceneggiatura 1998.
Per i suoi documentari e per la sua attività nella cultura e nello spettacolo ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.
Nel corso del tempo si è poi occupato da freelance di pubblicità (art e copywriter).
Ha lavorato per la TV collaborando con Rai e Mediaset da Esperto Artistico.
Ha diretto e fondato Dilectus, primo mensile di Appuntamenti con lo Spettacolo diffuso in tutta la Puglia. Si è occupato di grandi eventi dirigendoli ed ideandoli. Tutti sono stati costantemente seguiti dai media. Viene spesso ospitato, da regista, autore ed ideatore di eventi, in molte trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali ed internazionali: Rai, Mediaset, TV Globo (Brasile), TV Cultura (Brasile), WDR Funkhaus Europa (Germania), etc.
Ha iniziato l'attività di scrittura cinematografica scrivendo la sua prima sceneggiatura e vincendo il Premio Speciale Alberto Moravia per la Sceneggiatura 1998.
Per i suoi documentari e per la sua attività nella cultura e nello spettacolo ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.
Un saluto al pubblico di Parma da parte del regista Edoardo Morabito:
L’unica cosa che mi viene da dire è: ho fatto un sogno e ho cercato di filmarlo.
Ma
sarebbe troppo breve, così dirò anche qualcos’altro, per ringraziarVi
di essere qui a vedere un documentario: questo genere di film fantasma
fatto da “fantasmi”, entrambi impossibili da vedere, in Italia.
Quello
che vedrete è un film documentario, appunto, non un film documentale. I
fatti, i temi e le contingenze storiche, rappresentano esclusivamente
la materia viva con cui ho tentato di ricondurmi a un senso che spero
sempre sia “altro”. Altro da me, altro dalla storia, altro dal film. I
film dovrebbero filmare l’invisibile, muoversi nel territorio
prelinguistico, disattendere tutte le aspettative. Questo per me è stato
“San Berillo”: un ricordo sognato, un desiderio immaginato, un futuro
dismesso.
Non
ho cercato di raccontare la storia di un quartiere con la linearità di
una narrazione logica, che è san Berillo ma potrebbe essere uno dei
tanti quartieri popolari della vecchia Europa; o lo specchio di un paese
in declino che arranca tra macerie e nostalgie; o ancora la ricerca di
senso delle nostre città che sono diventate la forma del nostro
disagio: disumane, consumate, oggetto anch’esse della nostra
irredimibile condizione di consumatori che tutto flagellano al loro
passaggio, così, per puro divertimento o pura noia o pura ignoranza). Ma
ho tentato di ascoltare le pietre, le insegne residue delle vecchie
attività dismesse da decenni e ancora aggrappate ai cornicioni delle
porte spesso murate; ho cercato le storie nei numeri civici senza alcuna
corrispondenza, aggrappati a pareti restate in piedi solo per metà, tra
i segni residui della vecchia città, e tutto questo non per fare una
ricostruzione storica, ma per assecondare una serie di ossessioni
personali. Ogni film è un’autobiografia, come diceva qualcuno. E ogni
pietra ha una storia da raccontare, se solo riusciamo ad osservare e
ascoltare, magari lasciando a casa, solo per il tempo della passeggiata,
il nostro inseparabile iphone. Osservare è un inclinazione
caratteriale, senza dubbio, ma bisognerebbe anche provare ad
alimentarla, alimentare la nostra curiosità e l’amore per l’amore. Ecco
che le cose apparirebbero diversamente. “L’occhio non vede ciò che
vede”. O ancora: “l’occhio non vede cose, ma figure di cose che significano altre cose”.
Ma,
come dicevo, questo non è un film documentale, non vuole ricostruire
niente, né tanto meno dimostrare o affermare altro dalla propria
esistenza in quanto opera di artigianato linguistico.
Il
presupposto del film è che la memoria non esiste e la storia non si può
raccontare, se non per piccole schegge impazzite che non custodiscono
nessuna verità, ma, come se la memoria stessa dell’uomo fosse un
organismo vivente, un tutt’uno con le leggi fisiche che regolano
l’universo, ogni scheggia è la rappresentazione illogica di un senso che
cerchiamo disperatamente di ricostruire. Chissà perché poi...sarebbe
più semplice credere in un Dio, uno qualunque.
Abbandonarsi
dunque. Abbandonarsi al disordine per tentare di mettere ordine, anche
se il risultato naturalmente non cambia: il disordine è il presupposto e
il disordine è il risultato.
Ma
questo non è neanche un film sulla prostituzione, né tanto meno sulle
“questioni di genere”. Se proprio deve essere di qualcuno, questo film è
degli ultimi, degli umiliati e offesi, di chi subisce la storia e non
ne è mai partecipe. Di quello iato di senso nascosto sotto le cartacce
che quotidianamente calpestiamo per strada, dietro gli occhi del più
fastidioso dei venditori ambulanti, elemosiniere o lava vetri, e che
rappresenta la nostra coscienza di borghesi annoiati e indifferenti. San
Berillo è una finestra su un universo, detto senza alcun romanticismo,
in cui ho trovato più umanità che nelle nostre strade affollate del
centro, nei locali dei nostri aperitivi, nelle sedi di partito e nei
tempi innalzati a Dio. Un umanità fatta di dolore, astio, speranze,
illusioni e amori immaginari, dove la mancanza di “morale”, intendendo
quella comunemente condivisa e accettata, riesce a tingere di bellezza
persino un volto violentato dal tempo, dal dolore o dalle prime
operazioni al silicone. Ma San Berillo non è neanche questo.
San
Berillo è un luogo della fantasia; un non luogo nella realtà
irrappresentabile; un cimitero di storia e cultura e il ventre da cui è
generato il segno smarrito del mondo antico che risuona, tra il rombo di
un motorino e l’altro, attraverso i secoli. E i suoi fantasmi ci
sognano, a noi che siamo gli spettatori-attori ad occhi chiusi di un
dramma in atto unico: il vuoto, l’oblio, l’incessante ripetersi del
tutto che non ha mai una forma definitiva, ma vive in queste storie che
tracciano, dolorose e ironiche, una continuità tra un passato
idealizzato e un presente da ristrutturare.
Un caro saluto
Edoardo Morabito
Qualche variazione al programma:
dato che c'è qualche ritardo con i permessi per proiettare PRIDE ne
approfittiamo per recuperare subito la proiezione de I FANTASMI DI SAN
BERILLO, annullata lunedì scorso a causa
dell'allarme-meteo nel quartiere Montanara. p
Per PRIDE vi sapremo dire
nei prossimi giorni.
Annunciamo intanto una bella notizia: la regista Maria
Pecchioli sarà presente in sala il primo dicembre per presentare LEI
DISSE SÌ, un evento reso possibile grazie alla collaborazione con la
FICE Emilia Romagna.
Ecco, quindi, il nuovo calendario della rassegna:
lunedì 17/11 ore 21.15 I FANTASMI DI SAN BERILLO di Edoardo Morabito
lunedì 24/11 ore 21.15 UNIQUE di Gianni Torres
lunedì 1/12 ore 21.15 LEI DISSE SÌ di Maria Pecchioli, anticipato dal cortometraggio "Intervista allo specchio" realizzato dall'Ottavo Colore
PRIDE in data ancora da fissare
venerdì 7 novembre 2014
I FANTASMI DI SAN BERILLO è un documentario di Edoardo Morabito (regia, montaggio, sceneggiatura) e di Irma Vecchio (sceneggiatura, direttrice della fotografia), produzione Lemur Films. Voce narrante Donatella Finocchiaro (attrice).
Nato a Catania nel 1979, Edoardo è un autore, montatore e regista. Nel 2009 è stato docente di montaggio presso l’Accademia delle arti e delle nuove tecnologie di Roma. Ha montato tra gli altri il documentario “Io sono Tony Scott” di Franco Maresco, presentato al Festival Internazionale del Film di Locarno nel 2010, candidato ai Nastri d’Argento nel 2011 e premiato dalla giuria al Festival di Tremblay in France; e il documentario “Andata e Ritorno” di Donatella Finocchiaro, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2010 riceve una menzione speciale al Premio Solinas sezione Documentari con il progetto “I fantasmi di San I Fantasmi di San Berillo prodotto dalla Lemur Films, e portato a termine nel 2013 con l’aiuto della Sicilia Film Commission.
EDOARDO MORABITO
Nato a Catania nel 1979, Edoardo è un autore, montatore e regista. Nel 2009 è stato docente di montaggio presso l’Accademia delle arti e delle nuove tecnologie di Roma. Ha montato tra gli altri il documentario “Io sono Tony Scott” di Franco Maresco, presentato al Festival Internazionale del Film di Locarno nel 2010, candidato ai Nastri d’Argento nel 2011 e premiato dalla giuria al Festival di Tremblay in France; e il documentario “Andata e Ritorno” di Donatella Finocchiaro, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2010 riceve una menzione speciale al Premio Solinas sezione Documentari con il progetto “I fantasmi di San I Fantasmi di San Berillo prodotto dalla Lemur Films, e portato a termine nel 2013 con l’aiuto della Sicilia Film Commission.
IRMA VECCHIO
Nata a Catania nel 1981, nel 2001 si trasferisce a
Berlino dove si diploma alla Deutshe Film-und Fernseheakademie Berlin
come direttore della fotografia. Durante questi anni gira diversi
cortometraggi e documentari e lavora come operatrice sul set di Palermo
Shooting di Wim Wenders. Nel 2007 si trasferisce in Italia e continua il
suo lavoro di direttore della fotografia e vince una menzione speciale
al premio Solinas 2010 come co-autrice del progetto I fantasmi di San
Berillo.
LUNEDì 10 NOVEMBRE, Secondo appuntamento
I FANTASMI DI SAN BERILLO
Holly vive sospesa in un paradosso temporale e urbanistico. Affacciata
sulle vie desolate e deserte attende quei pochi affezionati clienti che
ancora la vanno a trovare. Fantasmi di ieri e di oggi popolano il
vecchio quartiere. 1958: è l’anno della legge Merlin e anche l’anno in
cui San Berillo viene raso al suolo e i suoi 30.000 abitanti deportati
in un quartiere periferico. Di esso rimane solo un pezzetto: un buco
nero al centro della città, crocevia delle storie che l’hanno
attraversato, tra mito, cultura popolare e case chiuse.
Menzione
speciale Premio Solinas Documentari 2010 e Miglior Film al 31° Torino
Film Festival Italiana.doc.
domenica 2 novembre 2014
Il cinema Edison d'essai presenta la Rassegna:
Il programma
3 novembre
LAURENCE ANYWAYS
di Xavier Dolan (v.o. con sott.)
10 novembre
I FANTASMI DI SAN BERILLO
di Edoardo Morabito
17 novembre
PRIDE
di Matthew Warchus (v.o. con sott.)
24 novembre
UNIQUE
di Gianni Torres
1 dicembre
LEI DISSE SÌ
di Maria Pecchioli
La rassegna è organizzata da Valentina Moglia e Solares Fondazione delle Arti in collaborazione con il Movimento identità transessuale, l’Osservatorio nazionale sull’identità di genere, L’Ottavo Colore, con il patrocinio del Comune e dell’Università di Parma.
Senza
isolarlo come un genere a parte la programmazione del cinema Edison ha
proposto nell'ultima stagione un numero importante di film di finzione e
documentari caratterizzati dal tema dell'identità sessuale, da "Lo
sconosciuto del lago" a "La vita di
Adèle". Nel proporre la terza stagione della rassegna "Questione di
Genere" c'è la voglia di offrire uno spazio aperto alla comunità LGBT
della città - spesso stigmatizzata per stereotipi - ma anche mescolare i
diversi tipi di pubblico davanti ad una serie di prime visioni insolite
per il nostro mercato.
«Questione di Genere» è un viaggio notturno nei quartieri nascosti, una coreografia scherzosa in un pub, la lotta speranzosa per i diritti, la passione sconfinata e l'amore sepolto o ritrovato. La selezione parte dal locale, dai cortometraggi realizzati a Parma, incontra ben tre lungometraggi italiani, un'anteprima nazionale di grande importanza e un'apertura che tocca un tasto dolente per la distribuzione italiana. Xavier Dolan, il più seducente tra i giovani registi a livello mondiale, mai distribuito sul nostro mercato prima di "Mommy" (in uscita tra pochi giorni) e finalmente recuperato nel suo lavoro simbolicamente più forte: "Laurence Anyways".
Tutte le proiezioni di film stranieri sono in lingua originale con sottotitoli in italiano. Inizio film alle 21.15, prezzo speciale 5€. Solo "Pride", per questioni distributive, sarà a prezzo intero. È sempre possibile fare l'abbonamento da 20€ per 5 film.
Informazioni tel. 0521 964803, www.solaresdellearti.it/cinema. http://qdg-questionedigenere.blogspot.it/«Questione di Genere» è un viaggio notturno nei quartieri nascosti, una coreografia scherzosa in un pub, la lotta speranzosa per i diritti, la passione sconfinata e l'amore sepolto o ritrovato. La selezione parte dal locale, dai cortometraggi realizzati a Parma, incontra ben tre lungometraggi italiani, un'anteprima nazionale di grande importanza e un'apertura che tocca un tasto dolente per la distribuzione italiana. Xavier Dolan, il più seducente tra i giovani registi a livello mondiale, mai distribuito sul nostro mercato prima di "Mommy" (in uscita tra pochi giorni) e finalmente recuperato nel suo lavoro simbolicamente più forte: "Laurence Anyways".
Tutte le proiezioni di film stranieri sono in lingua originale con sottotitoli in italiano. Inizio film alle 21.15, prezzo speciale 5€. Solo "Pride", per questioni distributive, sarà a prezzo intero. È sempre possibile fare l'abbonamento da 20€ per 5 film.
Il programma
3 novembre
LAURENCE ANYWAYS
di Xavier Dolan (v.o. con sott.)
10 novembre
I FANTASMI DI SAN BERILLO
di Edoardo Morabito
17 novembre
PRIDE
di Matthew Warchus (v.o. con sott.)
24 novembre
UNIQUE
di Gianni Torres
1 dicembre
LEI DISSE SÌ
di Maria Pecchioli
La rassegna è organizzata da Valentina Moglia e Solares Fondazione delle Arti in collaborazione con il Movimento identità transessuale, l’Osservatorio nazionale sull’identità di genere, L’Ottavo Colore, con il patrocinio del Comune e dell’Università di Parma.
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